Acquistare uno smartphone ricondizionato conviene? Non è difficile imbattersi oggi in negozi online che vendono telefoni cellulari di seconda generazione e persino in qualche store fisico ci sono angoli dedicati a questo tipo di dispositivi: l’elettronica ricondizionata – come si ricondizionano gli smartphone, infatti, si ricondizionano oggi anche televisori, tablet, PC portatili, condizionatori, lavatrici, eccetera – è davvero una scelta conveniente, però, dal lato cliente e, se sì, perché?

Tre ragioni per cui comprare uno smartphone ricondizionato conviene

La ragione a cui è più immediato pensare per cui comprare uno smartphone ricondizionato conviene è ovviamente il prezzo. Un iPhone 8 plus ricondizionato costa molto meno di un iPhone 8 plus nuovo e, quasi sempre, questa opzione è più conveniente anche di contratti e finanziamenti con cui i gestori telefonici cedono lo smartphone ai propri clienti dietro il pagamento di rate mensili di un certo valore per un certo numero di mesi. Il ragionamento vale simile per molti altri modelli soprattutto di smartphone top gamma e di telefoni cellulari di ultima generazione: in altre parole lo smartphone ricondizionato conviene soprattutto a chi per lavoro o perché è appassionato di gadget hi tech ha bisogno di telefoni con schede tecniche eccellenti (ottima capacità di memoria, risoluzione massima della fotocamera, eccetera) o si ritrova a cambiarli con molta frequenza. A tutti gli altri optare per uno smartphone ricondizionato conviene comunque per avere la possibilità di assicurarsi con lo stesso budget un dispositivo più nuovo o più performante di quello che si riuscirebbe ad acquistare invece sul mercato del nuovo.

La qualità di questi dispositivi è ottima e spesso in tutto e per tutto paragonabile a quella di dispositivi appena usciti dalla fabbrica e alla loro prima accensione. Gli smartphone ricondizionati infatti, almeno quelli provenienti da soggetti affidabili e che da anni si occupano di refurbishing, prima di essere rimessi in vendita subiscono un iter lungo e complesso che comprende diverse fasi di verifica della funzionalità del singolo dispositivo, la sua formattazione, il ripristino delle condizioni di fabbrica, test sulla batteria e sulle altre componenti hardware ed eventuale sostituzione di quelle non funzionanti e, infine, una sanificazione che fa sì che lo smartphone arrivi in negozio o a casa del nuovo proprietario letteralmente come nuovo. La garanzia di due anni e la possibilità di reso entro 30 giorni sono elementi in più che fanno dell’acquisto di uno smartphone ricondizionato un acquisto davvero sicuro e conveniente, dal momento che qualsiasi problema o inconveniente può essere facilmente risolto a favore dell’acquirente.

C’è almeno un altro elemento però, non meno importante, per cui comprare uno smartphone ricondizionato conviene ed è che si tratta della scelta forse meno impattante sull’ambiente. Lo smaltimento dei cellulari dismessi, considerato come gli stessi sono rapidamente aumentati negli ultimi anni, è oggi una questione piuttosto delicata e complessa e rispetto alla quale la soluzione più efficace risulta essere ancora allungare quanto più possibile il ciclo di vita dei dispositivi. Grazie al ricondizionamento e rimettendo in circolo cellulari che altrimenti finirebbero in discarica si riesce a ridurre il numero di rifiuti plastici e metallici, per altro difficili da smaltire correttamente, e sì fa un gesto cioè buono per sé e buono per il pianeta.

Di Grey